È ormai assodato come mantenere il proprio peso forma limiti l’insorgenza di patologie e i casi di morte prematura. Tuttavia, un nuovo studio ci racconta una storia ancor più interessante. A quanto pare, l’esercizio e l’attività fisica da soli sarebbero sufficienti per ridurre le cause di morte prematura tra le persone obese. Si tratta di una scoperta fondamentale per due motivi:
- Ribalta il concetto che una dieta unita alla perdita di peso sia l’unica soluzione percorribile per i soggetti con un indice di massa corporea elevato (BMI).
- Più di un adulto su tre negli Stati Uniti (il 36,5%) è obeso mentre un altro 32,5% è in sovrappeso; in tutto, più di due adulti su tre negli Stati Uniti sono obesi o in sovrappeso.
Lo studio ha rilevato che un elevato indice di massa corporea o una ridotta attività fisica possono essere associati a un aumento del rischio di malattie e morte prematura. Inoltre, il rischio per gli adulti fisicamente attivi con un BMI elevato è paragonabile o addirittura inferiore a quello degli adulti inattivi con un BMI inferiore.
Non è ovviamente un invito a non mangiare sano, tuttavia l’attività e l’esercizio fisico sono più importanti del solo regime dietetico. Inoltre, secondo uno studio condotto dalla Mayo Clinic, se un soggetto si limita a seguire una dieta senza tenere conto del proprio indice di massa corporea, è più probabile che riacquisti rapidamente i chili che ha perso. L’esercizio fisico può aiutarti a consolidare la perdita di peso a lungo termine.
Vale la pena investire sulla salute dei dipendenti
Alcuni datori di lavoro potrebbero non essere ancora consapevoli della correlazione tra produttività commerciale e salute generale dei dipendenti. Tuttavia, il collegamento risulta palese quando si considerano i costi aziendali associati a malattie e patologie:
- I problemi di salute dei dipendenti costano ai datori di lavoro statunitensi 530 miliardi di dollari all’anno in termini di perdita di produttività.
- L’assenteismo per malattia costa ai datori di lavoro statunitensi 225,8 miliardi di dollari all’anno, ovvero 1.685 dollari per singolo dipendente.
- Condizioni di salute croniche come diabete, ipertensione, fumo e ridotta attività fisica costano ai datori di lavoro statunitensi 36,4 miliardi di dollari all’anno.
Ad oggi, i dipendenti fanno meno esercizio
Sfortunatamente, le professioni che implicano attività fisica sono destinate a essere sostituite da lavori automatizzati e sedentari poiché sempre più dipendenti tendono a fare uso della tecnologia tanto a casa quanto in ufficio.
La pandemia in corso ha peggiorato ulteriormente la situazione: secondo un recente studio, il 40% delle persone dichiara di fare meno esercizio fisico rispetto al 2021. Più di un intervistato su tre afferma di lavorare di più perché il confine tra ambito professionale e vita privata sta diventando sempre più labile.
5 modi in cui i datori di lavoro possono stimolare l’attività fisica
È tempo che le organizzazioni intervengano e forniscano risorse che consentono ai dipendenti di fare esercizio in modo continuativo. Ecco alcune proposte per contrastare il problema:
- Incoraggiare riunioni all’impiedi, anche se i dipendenti lavorano in remoto
- Proporre sfide fisiche, ad esempio una sessione di plank di 90 secondi
- Fornire ai dipendenti scrivanie regolabili, indipendentemente da dove lavorino
- Riflettere sulla possibilità di sostituire gli happy hour con attività che riuniscano i dipendenti e li stimolino a imparare nuove abilità o appassionarsi a un hobby
- Garantire flessibilità ai dipendenti che vogliono allenarsi in palestra
L’esercizio fisico migliora la salute delle persone con un elevato indice di massa corporea. Considerato che un adulto su tre è obeso e un altro terzo è considerato in sovrappeso, l’attività fisica può avere un impatto enorme sulla salute dei dipendenti. Il problema è che le persone lavorano di più e fanno meno esercizio. Di contro, le organizzazioni possono offrire ai dipendenti soluzioni per incrementare l’attività fisica e migliorare la loro salute.